Cinzano

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L’orologio del successo

QQuesto racconto contiene più racconti.

È anzitutto il racconto di un’intuizione che si fa internazionale, di una piccola scoperta che diventa enorme, fino a cavalcare i confini del mondo.

Ma è anche il racconto di una famiglia, e comincia qui.

Prendiamo un orologio e portiamolo indietro di circa 260 anni. Ritroviamo Carlo Stefano e Giovanni Giacomo Cinzano a Pecetto, un borgo sulle colline torinesi.

L'Italia è piena di posti così, in cui l'aria di paese si ferma con indolenza sulle spalle dei suoi abitanti, i raggi e le spirali di luce disegnano l'orizzonte stabilendo i limiti del possibile e del sogno. I due fratelli, però, vogliono il sogno: passare da semplici vignaioli a grandi acquavitai.

E ce la fanno, accreditandosi prima alla corporazione dei Maestri Acquavitai e Confettieri, e poi aprendo il primo negozio del marchio: nasce Casa Cinzano.

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Immaginate la scena: un raro assortimento di boule colme di piante di ogni sorta, lunghe ed eleganti bottiglie affusolate dei loro distillati e liquori. Carlo Stefano e Giovanni Giacomo si ingegnano con radici ed erbe officinali per ottenere il miglior vermouth possibile.

A Torino prospera la loro bravura, una città che si estendeva, all'epoca, per milleduecento metri da Porta Nuova a Porta Palazzo, e per duemila metri dalla Porta di Po a quella Susina.

Il successo di Cinzano cresce con la dinastia, che nel tempo ammoderna le tecniche, moltiplicando i magazzini e scavando nelle viscere della terra lunghe gallerie ricolme di bottiglie dei loro pregiati prodotti, dal vermouth allo spumante.

Pionieri della formula, il loro vermouth inizia a conquistare il suo spazio tra gli aperitivi italiani.

Come è fatto?

É un segreto che un erborista

custodisce con cura.

Oltre alle erbe e alle spezie occorrono arte, ingegno, precisione.

Questo è anche il racconto di un viaggio.

Prendete un orologio e questa volta portate le lancette indietro di 150 anni. Facciamo la conoscenza di Giuseppe Lampiano, viaggiatore di commercio.

È curioso e puntuale. Gli interessa il viaggio ma anche il racconto di ogni dettaglio.

Il suo diario di bordo, ricco di foto, disegni e annotazioni, racconta una mente fervida, capace di relazioni ma allo stesso tempo concentrata sul fascino intimo e personale che un tragitto così lungo e affascinante proietta inevitabilmente negli occhi di chi lo vive.

E in quello sguardo resta impresso, in controluce, anche una dimensione più estesa ed elevata del brand, il consolidamento internazionale di Cinzano, a dimostrazione che solo gli spiriti più autentici raggiungono le mete più grandi.

Come una fila di gusci che si schiudono al rallentatore, le perle di questo lavoro che, dai Fratelli Cinzano al nostro viaggiatore fino ad oggi si estende per oltre due secoli e mezzo, brillano ancora nel tempo. Dalla Spagna all’Argentina, i mercati considerati fondamentali per il consumo di Cinzano, si avvia un dialogo fruttuoso con il resto del mondo.

Ma questo è anche il racconto della modernità

Mettete il vostro orologio al polso e lasciatelo lì.

Aspettate l'ora del tramonto.

Entrate in un bar e chiedete un Cinzano e soda. Sentirete, in quel cocktail, tutto il gusto della storia di Cinzano, di una sperimentazione che non si è mai fermata, di un modello di gusto che è rimasto identico negli anni.

Quello,

intramontabile.

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