Lì, dove solo le aquile osano

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Lì, dove solo le aquile
osano

IInfine, nacqui.

Tra ruvidi fogli di carta, accanto l’opaco vetro di un’ampolla d’inchiostro, sotto il metallo lucente del pennino che mi diede vita. In principio fu un’idea che si trasformò in segno, poi in un tratto sottile divenuto gradualmente più spesso, un susseguirsi di linee energiche e decise, infine un’esplosione di forza e di inchiostro.

Nacqui fiero e libero.

Nacqui ruggendo.

Nacqui Grifone.

Possente corpo di leone, fiero becco e poderose ali d’aquila, mi fu facile fin da subito divenire ciò per cui ero nato: un nobile e silente guardiano. Degno discendente dei miei padri, il mio spirito fu forgiato nell’ombra della cantina dove risiede il cuore pulsante della nostra tradizione, la cellar Paradis.

Un luogo autentico ed esclusivo, pregno degli oltre duecento anni della nostra storia, dove riposano serenamente nelle botti di quercia i migliori esemplari del nostro distillato. Allo Château B&D, nella regione del Cognac, il mio compito è vegliare su quel tesoro al quale i miei creatori, Bisquit e Dubouché, diedero vita.

Sì, proprio Alexandre Bisquit.

Un imprenditore temerario, dallo sguardo visionario e lungimirante, coraggioso negli affari come nella vita quando c’era da sollevarsi dalla polvere in cui si era in ginocchio: fu lui che, dalla regione del Cognac, a inizio ‘800, si mise alla testa di un battaglione repubblicano alla volta di una Parigi in cerca di libertà.

E poi Adrien

che sposò la figlia di Alexandre, creativo, raffinato, colto, collezionista illuminato, amante dei viaggi e di quelle differenze che uniscono e rendono unici popoli della Terra: fu filantropo appassionato, il museo di Limoges, dedicato a lui, ne prese il nome.

Fu da entrambi loro ch’io presi l’ambizione di essere libero, di non fermarmi mai.

Nacqui con magnifiche ali e non ebbi paura di volare sempre più in alto, oltre quei confini che proteggevano ma che ci oscuravano l’orizzonte. Lasciai quel santuario che mi fece da nido e cominciai ad allontanarmi sempre di più dalla regione del Cognac, la mia terra natale. Andai oltre il mare, oltre le Colonne d’Ercole, oltre tutto ciò che era fin lì conosciuto. Ero nato libero di inseguire il sole affinché non tramontasse mai.

Viaggiai, e molto anche: tra la fine dell’800’ e l’inizio del 900’ quasi tutto il mondo poteva dire di riconoscere il mio profilo, il mio sigillo, il mio sapore. Grazie al carattere unico e ricercato del cognac a cui facevo da guardiano, al suo sapore rotondo, aromatico, tutto il mondo cominciò a parlare di me e della mia storia. Passò di bocca in bocca il mio ricercato processo di distillazione nato proprio dalla fugace intuizione di Alexandre Bisquit. Un sistema tanto geniale quanto semplice che lui stesso aveva ideato e perfezionato durante anni di duro lavoro.

1862

Una delle mie prime apparizioni pubbliche fu all’Esposizione Mondiale di Londra nel 1862 dove vinsi subito un premio onorario. Per non parlare dell’Esposizione Universale di Parigi poi, pochi anni più tardi. La Torre di Gustave Eiffel venne presentata al mondo e, sotto di essa, io feci conoscenza di Nicola II zar di Russia e di Winston Churchill. Come loro, conobbi migliaia di altri uomini e donne, nelle corti e nei salotti più importanti ed influenti d’Europa e del Mondo.

Ma sentivo che non era ancora abbastanza, volevo vivere ancora una volta un’avventura diversa.

Chi è nato per svettare, non resta immobile.

E cosa ci fu di meglio per uscire dall’ombra di una cantina che atterrare sotto le luci della ribalta?

Proprio quelle che lastricavano la strada tra Broadway a Parigi, disseminata di celebrità internazionali. Vi scesi in picchiata e fu proprio in quel periodo che conobbi Josephine Baker, quella che diventò una delle mie migliori amiche. Bastò uno sguardo tra noi per riconoscerci affini. Sguardo fiero da leonessa, sinuosa come un’aquila svettante in cielo, condividevamo l’ardore e la passione per vita, il coraggio di batterci per ciò che ritenevamo giusto e di inseguire i nostri sogni.

Fu artista d’eccezione e una delle prime attiviste impegnate nel sociale.

Eravamo inseparabili. Ci conoscemmo durante le serate a Les Folies Bergère, centro della Belle Époque, la nostra amicizia fu così profonda e duratura che decisi di dedicarle l’etichetta Josephine – Les Milandes di uno dei miei Champagne Cognac più famosi del tempo.

Ed è così che andò una parte delle mie avventure, tutto sommato. Mi librai in volo dalle profondità di uno Château denso di storia, volai nel mondo facendo conoscere il mio sigillo e la mia tradizione, spesi il mio tempo con personaggi importanti ed appassionati, per poi tornare nella regione del Cognac, giacendo nell’oscurità dove riposa il distillato, adempiendo al mio dovere di sempiterno guardiano.

Tanti viaggi, tante scoperte, tante atmosfere sempre nuove. Tutte vissute con lo stesso ardore e con la stessa curiosità che ha mosso ogni attimo della mia essenza. Perché, mi chiedete?

Perché nacqui libero.

Perché nacqui ardito e fiero.

Perché nacqui, e per sempre lo sarò, Grifone.

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