Shareholder Centre

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Il Centro Azionisti Campari contiene informazioni dettagliate sull'andamento attuale e storico delle azioni del Gruppo, nonché dettagli su politiche come quelle relative a dividendi e loyalty share

  • Campari in Borsa

  • Grafico interattivo

  • Calcolo rendimento

    Questa applicazione consente di valutare il rendimento dell'investimento in azioni Campari. E' sufficiente selezionare il periodo di riferimento, indicare le quantita' di azioni acquistate e cliccare su "Calcola" per ottenere il rendimento. E' inoltre possibile selezionare la voce dividendi per ottenere anche i risultati del rendimento inclusi i dividendi nelle versioni cash e reinvestiti.

  • Dati storici

    E' possibile visualizzare le quotazioni storiche del titolo Campari: selezionate il periodo di vostro interesse e cliccate su "Ottieni i dati". Per scaricare le quotazioni storiche in formato Excel, selezionate l'opzione corrispondente.

     

  • Trasferimento sede legale

    Campari Group announces the transfer of registered office of Davide Campari-Milano S.p.A to the Netherlands - investor presentation (disponibile solo in inglese) pdf

    Campari Group annuncia il trasferimento della sede legale di Davide Campari Milano S.p.A. in Olanda pdf

  • Analisti
    BROKER ANALISTI E-MAIL TEL.
    Banca Akros Paola Saglietti paola.saglietti@bancaakros.it +39 02 4344 4287
    Banca IMI S.p.A. Luca Bacoccoli luca.bacoccoli@intesasanpaolo.com +39 02 8021 5026
    Bank of America - Merrill Lynch Fernando Ferreira fernando.ferreira@baml.com +44 20 7996 7566
    Barclays Laurence Whyatt Laurence.whyatt@barclays.com +44 0 20 7773 3083
    Berenberg Bank Javier Gonzalez Lastra Javier.GonzalezLastra@berenberg.com +44 20 3207 7800
    Bernstein Trevor Stirling trevor.stirling@bernstein.com +44 207 170 5087
    Bryan Garnier & Co Virginie Roumage vroumage@bryangarnier.com +33 0 156687522
    Citigroup Simon Hales simon.hales@citi.com  +44 207 986 4049 
    Credit Suisse Sanjeet Aujla sanjeet.aujla@credit-suisse.com +44 20 7888 0353 
    Deutsche Bank Andrea Pistacchi andrea.pistacchi@db.com  +44 20 7547 2914
    Exane BNP Paribas James Moorhouse James.Moorhouse@exanebnpparibas.com +44 207 039 9404 
    Equita SIM Paola Carboni p.carboni@equitasim.it +39 02 6204 287
    Intermonte Sim Francesco Brilli francesco.brilli@intermonte.it +39 02 7711 5439
    Jefferies Edward Mundy emundy@jefferies.com +44 0 20 7597 2522
    JP Morgan Ryan Fintan Fintan.ryan@jpmorgan.com +44 0 20 3493 0176 
    Kepler Cheuvreux Marco Baccaglio mbaccaglio@keplercheuvreux.com +39 02 8062 8320
    Mediobanca  Alessandro Tortora alessandro.tortora@mediobanca.com +39 02 8829 673
    Liberum Nico von Stackelberg nico.vonstackelberg@liberum.com  +44 2031002074
    Mainfirst Marion Boucheron marion.boucheron@manifirst.com  +33 1  7098 3961
    Oddo Securities Samantha Jeary samantha.jeary@oddo-bhf.com + 33 0 1 55 35 42 68
    Redburn Partners Chris Pitcher chris.pitcher@redburn.com +44 20 7000 2108
    RBC Capital Markets  James Edwardes Jones james.edwardesjones@rbccm.com +44 20 7002 2101
    UBS Nik Oliver Nik.oliver@ubs.com  +44 207 568 4982
  • AZIONISTI RILEVANTI
     Azionista Numero di azioni % sul capitale sociale Diritti di voto3 % di voto
    Lagfin S.C.A.1 592.416.000 51,00% 1.184.832.000 64,90%
    Cedar Rock Capital Ltd2 86.395.772 7,44% 148.986.046 8,16%


    Non risultano altri azionisti, al di fuori di quelli sopra evidenziati, con una partecipazione al capitale superiore al 3% che abbiano dato comunicazione a Consob e a Davide Campari-Milano S.p.A. ai sensi dell'art.117 del Regolamento Consob n. 11971/99 in merito agli obblighi di notificazione delle partecipazioni rilevanti.

    1Con efficacia 12 febbraio 2019, la società Lagfin S.C.A. ha incorporato Alicros S.p.A., ed è quindi divenuta diretta titolare della partecipazione in Davide Campari-Milano S.p.A., precedentemente detenuta da Alicros S.p.A.
    2Notificato a Consob da Andrew Brown, Chief Executive e portfolio manager di Cedar Rock Capital Ltd, in conformità all'Art. 120 del Decreto Legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998 (Testo Unico delle disposizioni in materia di Intermediazione Finanziaria).
    3Diritti di voto comunicati ai sensi dell’art. 85-bis, comma 4-bis, del Regolamento Consob 11971 del 14 maggio 1999.

    Per l’ammontare complessivo dei diritti di voto di Davide Campari-Milano S.p.A. e per l’ammontare dei diritti di voto degli azionisti rilevanti si prega di visitare la sezione Loyalty share

  • DIRITTI DI VOTO E LOYALTY SHARES

    Modalità di iscrizione nell'Elenco speciale per la legittimazione al beneficio del voto doppio

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  • EVOLUZIONE DEL CAPITALE SOCIALE

     

     

    Data Evento Descrizione Capitale sociale (€) Azioni ordinarie   
    8 mag 2017 Frazionamento delle azioni Frazionamento delle azioni, in ragione di due nuove azioni per ogni azione posseduta 58.080.000 1.161.600.000 d
    10 mag 2010 Aumento di capitale gratuito Aumento di capitale gratuito mediante emissione di 290.400.000 nuove azioni del valore nominale di € 0,10
    cadauna attribuite gratuitamente ai soci in ragione di una nuova azione per ciascuna azione posseduta.
    58.080.000 580.800.000 d
    9 mag 2005 Frazionamento delle azioni Frazionamento delle azioni, in ragione di dieci nuove azioni ogni azione posseduta 29.040.000 290.400.000 d
    6 lug 2001 Quotazione  Le azioni ordinarie di Davide Campari-Milano S.p.A. sono quotate al Mercato Telematico Azionario (MTA)
    gestito da Borsa Italiana S.p.A. (London Stock Exchange Group)
    29.040.000 29.040.000 d
  • DIVIDENDI

    L’Assemblea degli Azionisti del 23 aprile 2018, ha approvato la distribuzione di un dividendo per l’esercizio 2017 di € 0,05 per ciascuna azione (in aumento del +11,1% rispetto al dividendo distribuito per l’esercizio 2016). Il dividendo verrà posto in pagamento il 23 maggio 2018 (con stacco cedola numero 2, il 21 maggio 2018, in conformità al calendario di Borsa Italiana, e record date 22 maggio 2018).

    POLITICA DEI DIVIDENDI

    Davide Campari-Milano S.p.A.  si è da sempre posta come obiettivo la creazione di valore per gli azionisti. La nostra politica in termini di dividendi è di fissare un valore per azione che viene valutato e rivisto nel tempo.

    Anno Dividendo unitario approvato dall'Assemblea1 Payout € milioni Data Stacco Data Pagamento Record date Data Assemblea Azioni con diritto godimento dividendo in milioni Pay out ratio (dividendo/utile netto)
    2018 0,050 57,3 23 apr 2019 25 apr 2019 24 apr 2019 16 apr 2019 1.145,9 19,3
    2017 0,050 57,5 21 mag 2018 23 mag 2018 22 mag 2018 23 ap 2018 1.150,2 16,1
    2016 0,045 52,1 22 mag 2017 24 mag 2017 23 mag 2017 28 apr 2017 1.158,8  31,4
    2015 0,045 52,1 23 mag 2016 25 mag 2016 24 mag 2016 29 apr 2016 1.158,5 29,7
    2014 0,040 45,7 18 mag 2015 20 mag 2015 19 mag 2015 30 apr 2015 1.142,5 35.4
    2013 0,040 46,1 19 mag 2014 22 mag 2014 21 mag 2014 30 apr 2014 1.152,0 30,8
    2012 0,035 39,8 20 mag 2013 23 mag 2013 22 mag 2013 30 apr 2013 1.138,5 25,4
    2011 0,035 40,5 21 mag 2012 24 mag 2012   27 apr 2012 1.157,3 25,4
    2010 0,030 34,6 23 mag 2011 26 mag 2011   29 apr 2011 1.153,3 22,1
    2009 0,030 34,6 24 mag 2010 27 mag 2010   30 apr 2010 1.152,8 25,2
    2008 0,028 31,7 18 mag 2009 21 mag 2009   30 apr 2009 1.152,8 25,1
    2007 0,028 31,8 05 mag 2008 08 mag 2008   29 apr 2008 1.157,4 25,4
    2006 0,025 29,0 30 apr 2007  04 mag 2007   24 apr 2007 1.161,6 24,8
    2005 0,025 28,1 8 mag 2006 11 mag 2006   24 apr 2006 1.125,4 23,8
    2004 0,025 28,1 9 mag 2005 12 mag 2005   29 apr 2005 1.124,2 29,0
    2003 0,022 24,7 10 mag 2004 13 mag 2004   29 apr 2004 1.121,6 30,9
    2002 0,022 24,7 19 mag 2003 22 mag 2003   30 apr 2003 1.121,6 28,5
    2001 0,022 24,7 6 mag 2002 9 mag 2002   30 apr 2002 1.121,6 38,9

     

    1Si segnala che le informazioni sull’azione antecedenti le date in cui sono intervenute le variazioni sul capitale sociale sono state rettificate per tenere conto delle nuove composizioni del capitale sociale come sotto descritto:

    • frazionamento delle azioni, in ragione di due nuove azioni ogni azione posseduta, divenuto effettivo l'8 maggio 2017.

    • aumento di capitale gratuito mediante emissione di 290.400.000 nuove azioni del valore nominale di € 0,10 cadauna attribuite gratuitamente ai soci in ragione di una nuova azione per ciascuna azione posseduta, divenuto effettivo il 10 maggio 2010;

    • frazionamento delle azioni, in ragione di dieci nuove azioni ogni azione posseduta, divenuto effettivo il 9 maggio 2005.

     

  • Assemblea Azionisti

    L’Assemblea degli azionisti è l’organo a cui spetta il compito di deliberare, in via ordinaria, in merito all’approvazione del bilancio annuale, alla nomina e alla revoca dei componenti del Consiglio di Amministrazione, alla nomina dei componenti del Collegio Sindacale, alla determinazione dei compensi di Amministratori e Sindaci, al conferimento dell’incarico di controllo contabile e alla responsabilità degli Amministratori e dei Sindaci e, in via straordinaria, in merito alle modifiche dello Statuto.

    Al fine di consentire l’ordinato e funzionale svolgimento delle riunioni assembleari e di garantire il diritto di ciascun socio di prendere la parola sugli argomenti posti in discussione, l’Assemblea ha approvato il seguente Regolamento.

    Regolamento assemblea pdf

     

Risk Management

La Società e il Gruppo sono esposti a rischi e incertezze esterne, derivanti da fattori esogeni connessi al contesto macroeconomico generale o specifico del settore in cui opera l’azienda, nonché a rischi derivanti da scelte strategiche e a rischi interni di gestione.

RISCHI OPERATIVI E SPECIFICI

  • Rischi connessi all’attività commerciale internazionale e all’operatività in mercati emergenti

    Coerentemente alla strategia di internazionalizzazione intrapresa, il Gruppo opera, attualmente, in numerosi mercati e intende espandere la propria attività in alcuni paesi in via di sviluppo, in particolare in est Europa, Asia, America Latina e Africa.
    L’operatività nei mercati emergenti espone il Gruppo ai rischi tipici dell’attività internazionale, tra cui l’esposizione alla situazione politica ed economica locale, spesso instabile, alle oscillazioni dei tassi di cambio con le relative difficoltà di copertura, alle limitazioni alle esportazioni e alle importazioni, alle restrizioni e ai vincoli agli investimenti e alle attività promozionali o alle limitazioni al rimpatrio dei dividendi.

  • Rischi connessi alla dipendenza da licenze per l’utilizzo di marchi di terzi e alla dipendenza da licenze concesse a terzi per l’utilizzo dei marchi del Gruppo

    Al 31 dicembre 2017, una quota delle vendite nette consolidate del Gruppo, pari al 7,9%, è derivata dalla produzione e/o distribuzione, su licenza, di prodotti di terzi.
    La risoluzione, la cessazione per qualunque motivo o il mancato rinnovo di tali contratti potrebbero avere effetti negativi sull’attività e sui risultati operativi del Gruppo.

  • Rischi connessi alla concorrenzialità del mercato

    Il Gruppo opera nel settore delle bevande alcoliche e analcoliche caratterizzato da un elevato livello di concorrenza e dalla presenza di un vasto numero di operatori. I principali competitor sono rappresentati da gruppi internazionali di grandi dimensioni in fase di concentrazione che attuano a livello mondiale strategie competitive aggressive. Il posizionamento competitivo del Gruppo, a ridosso dei più importanti player mondiali, spesso dotati di maggiori risorse finanziarie, nonché di maggiore diversificazione sia a livello di portafoglio marchi, sia a livello geografico, rende l’esposizione ai rischi tipicamente connessi alla concorrenzialità del mercato, particolarmente significativa.
     

  • Rischi connessi alla dipendenza dalle preferenze e dalla propensione alla spesa dei consumatori

    Nell’industria delle bevande, un importante fattore di successo è rappresentato dalla capacità di interpretare le preferenze e i gusti dei consumatori, in particolare dei giovani, e di adeguare costantemente le strategie di vendita alla loro evoluzione, anticipando le tendenze del mercato, rafforzando e consolidando l’immagine dei propri prodotti. Ove la capacità del Gruppo di interpretare e anticipare gusti e aspettative dei consumatori e di gestire i propri marchi venisse meno o si riducesse in modo significativo, ciò potrebbe pregiudicare in modo sensibile l’attività e i risultati operativi. La sfavorevole congiuntura economica in taluni mercati condiziona negativamente la fiducia dei consumatori e, conseguentemente, la loro propensione a consumare bevande.

  • Rischi connessi alla dipendenza verso clienti chiave

    In alcuni mercati in cui opera il Gruppo le vendite sono concentrate su un numero limitato di clienti chiave e, pertanto, un eventuale mutamento nelle priorità o deterioramento delle condizioni finanziarie di tali clienti potrebbe avere rilevanti effetti negativi sull’attività e sulle prospettive del Gruppo.
    Inoltre, qualora tali clienti chiave ritenessero che i termini e le condizioni previsti nei contratti non siano più accettabili, potrebbero richiedere la rinegoziazione degli stessi a termini e condizioni meno favorevoli.

  • Rischi connessi al regime normativo dell’industria delle bevande

    Le attività di produzione e distribuzione, esportazione e importazione, commercializzazione e promozione pubblicitaria di bevande alcoliche e analcoliche sono disciplinate da normative nazionali e sovranazionali complesse e articolate, con intenti spesso restrittivi. L’esigenza di regolare in modo sempre più stringente le norme in tema di salute dei consumatori, e in particolare dei giovani, potrebbe comportare, in futuro, l’adozione di nuove leggi e regolamenti finalizzate a scoraggiare il consumo delle bevande alcoliche ovvero a promuoverne un consumo più ridotto, attraverso limitazioni alla pubblicità o aumenti del carico fiscale su determinate categorie di prodotti. Un eventuale cambiamento in senso ulteriormente restrittivo del quadro normativo nei principali paesi in cui il Gruppo opera, potrebbe determinare una diminuzione della domanda dei prodotti offerti dal Gruppo.

  • Rischi fiscali

    Il Gruppo opera in molti Paesi con differenti regolamentazioni fiscali. In molte giurisdizioni, i distillati e vini sono soggetti a dazi sull'importazione e accise, alcuni dei quali sono potrebbero aumentare e influenzare negativamente la domanda di prodotti del Gruppo Campari. Tali cambiamenti potrebbero impattare negativamente i margini di profitto o fatturato, riducendo il consumo complessivo o incoraggiando i consumatori a passare a categorie di bevande alcoliche meno tassate. Inoltre, variazioni significative nell’ambiente fiscale internazionale potrebbero aumentare improvvisamente i costi complessivi di business derivanti da un aumento dell‘aliquota fiscale effettiva del Gruppo e portare ad esposizioni fiscali incerte e/o impreviste. Il Gruppo rivede regolarmente la strategia di business e la politica fiscale alla luce dei cambiamenti normativi e valuta la probabilità di eventuali esiti negativi risultanti da eventuali verifiche al fine di determinare l’adeguatezza degli accantonamenti per imposte.

    .

  • Rischi connessi alla politica ambientale

    Relativamente ai rischi connessi alla politica ambientale, la direzione industriale del Gruppo si è dotata di una struttura dedicata alla sicurezza, ai controlli qualitativi in materia di inquinamento ambientale, smaltimento dei rifiuti e delle acque. L’obiettivo di tale struttura è il continuo monitoraggio e aggiornamento delle attività industriali del Gruppo in base alle normative vigenti nei singoli paesi in cui lo stesso opera.

  • Rischi connessi alla conformità e sicurezza dei prodotti immessi in consumo

    Il Gruppo è esposto ai rischi connessi alla salubrità dei prodotti immessi in consumo.
    Pertanto, sono poste in essere procedure di controllo allo scopo di garantire la conformità e sicurezza, in termini di qualità e salubrità dei prodotti realizzati negli stabilimenti del Gruppo, coerentemente ai requisiti di legge vigenti, nonché a standard di certificazioni volontari. Sono state definite altresì le linee guida per la gestione degli eventi accidentali, quali processi di ritiro e richiamo dei prodotti dal mercato.

  • Rischi connessi al personale dipendente

    Nei diversi paesi in cui il Gruppo è presente con società controllate, i rapporti con i dipendenti sono regolati e tutelati dai contratti collettivi di lavoro e dalle normative in vigore a livello locale. Eventuali riorganizzazioni e ristrutturazioni, qualora si rendano strategicamente indispensabili, sono definiti sulla base di piani concordati e condivisi con le rappresentanze dei lavoratori. Inoltre, il Gruppo è dotato di una struttura che monitora con procedure specifiche la sicurezza negli ambienti di lavoro; è opportuno evidenziare che il tasso di infortuni sul lavoro negli stabilimenti del Gruppo è allo stato estremamente ridotto e circoscritto sostanzialmente a incidenti di lieve entità.

  • Rischio ambientale e geopolitico

    Il Gruppo opera in circa 190 Paesi. Le attività produttive e l’esecuzione delle strategie di Gruppo sono soggette agli effetti degli eventi naturali e a rischi geopolitici. I cambiamenti ambientali, alcuni dei quali possono avere impatti significativi, potrebbero localmente interferire con la supply chain, nonché danneggiare alcuni clienti. Questi eventi sono generalmente non prevedibili e possono influire sulla stagionalità delle vendite, così come distruttivi eventi naturali (ad esempio uragani) possono danneggiare i prodotti e interrompere la produzione di alcuni impianti. Alcune condizioni metereologiche possono altresì avere un impatto positivo su alcune aree geografiche, mentre le stesse, al contrario, su altri segmenti potrebbero avere effetto negativo. Il Gruppo monitora i rischi ambientali e geopolitici, ha in essere piani di emergenza e sviluppa costantemente programmi per fronteggiare tali crisi. La conformità alle normative e agli standard internazionali e locali è tra le priorità del Gruppo, insieme alla valutazione della continuità aziendale, scenari di back-up e polizze assicurative globali.

  • Rischio di mancato rispetto di leggi e regolamenti

    Il Gruppo è esposto e soggetto a numerose e differenti regolamentazioni, pertanto il rischio di mancato rispetto di leggi e regolamenti, nonché delle politiche di Gruppo, potrebbe danneggiarne la reputazione e/o causare eventuali significative sanzioni pecuniarie. Questo rischio è mitigato dalla realizzazione del Codice Etico, della definizione delle Linee di Condotta Aziendali e dalla formazione periodica dei dipendenti sulle politiche globali. Vengono monitorate e valutate costantemente le attività di internal assurance con il management locale, al fine di migliorare il sistema di controllo interno.

  • Rischi in tema di cyber security

    Per il Gruppo Campari i rischi di cyber security hanno un potenziale impatto globale, sia per la forte interconnessione esistente all’interno del Gruppo, sia a causa della sempre maggiore invasività della tecnologia (e di internet) nello svolgimento delle attività aziendali. In particolare, fra i rischi maggiori connessi alla cyber security, si identificano i danni alla reputazione causati da una violazione/furto di dati sensibili, il malfunzionamento o l’interruzione dei sistemi informatici, l’indisponibilità di servizi online a causa di un attacco cyber e l’aumento dei costi per la risoluzione delle problematiche sopra descritte.

  • Rischi di cambio e altri rischi di natura finanziaria

    Nel 2017, il 58,4% circa delle vendite nette consolidate del Gruppo è stato realizzato su mercati estranei all’Unione Europea. Con la crescita dell’attività internazionale del Gruppo in aree diverse a quella dell’Euro, una significativa oscillazione dei tassi di cambio può influenzare negativamente l’attività e i risultati operativi del Gruppo.
    Tuttavia, la presenza di strutture stabili del Gruppo in paesi quali Stati Uniti, Australia, Giamaica, Brasile, Canada, Russia e Argentina consente una parziale copertura di questo rischio, dato che sia i costi che i ricavi sono denominati nella medesima valuta. Pertanto, l’esposizione a operazioni in valuta generata da vendite e acquisti in valute diverse da quelle funzionali ha un incidenza non significativa sulle vendite consolidate e sui margini consolidati nel 2017. Per quanto riguarda l’analisi dettagliata dei rischi del Gruppo, si rimanda alla nota 39-‘Fondo rischi‘ e, per quelli di natura finanziaria, alla nota 46-‘Natura ed entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari’, nel presente bilancio.

RISCHI FINANZIARI

I principali strumenti finanziari del Gruppo includono conti correnti e depositi a breve, passività finanziarie verso banche a breve e lungo termine, leasing finanziari e prestiti obbligazionari.
L’obiettivo è quello di finanziare l’attività operativa del Gruppo.
Oltre a ciò, il Gruppo ha crediti e debiti commerciali derivanti dalla propria attività.
I principali rischi finanziari a cui si espone il Gruppo sono quelli di mercato (valuta e tasso di interesse), di credito e di liquidità; di seguito si espone una descrizione di questi rischi e le modalità di gestione degli stessi. Per fronteggiare tali rischi, il Gruppo fa ricorso a strumenti derivati, principalmente interest rate swap, cross currency swap e contratti forward per la copertura dei rischi di tasso di interesse e di cambio.

  • Rischio di credito

    Per quanto riguarda le transazioni commerciali, il Gruppo opera con controparti di dimensioni medio-grandi (grande distribuzione e distributori nazionali e internazionali) in relazione alle quali sono effettuati preventivamente controlli di merito creditizio. Ogni società attua una procedura di valutazione e controllo del proprio portafoglio clienti, anche tramite un costante controllo degli incassi. In caso di eccessivi o ripetuti ritardi, le forniture vengono sospese. Le perdite su crediti storicamente registrate sono molto basse in rapporto al fatturato e al monte crediti annuo e significative coperture e/o assicurazioni. L’importo massimo del rischio alla data del bilancio è pari al valore contabile dei crediti commerciali. Le transazioni finanziarie sono effettuate con primari istituti nazionali e internazionali, il cui rating viene monitorato al fine di limitare il rischio di insolvenza della controparte. L’importo massimo del rischio alla data del bilancio è pari al valore contabile di queste attività.

  • Rischio di liquidità

    L’elevata capacità di generare cassa tramite le proprie attività operative consente al Gruppo di ridurre al minimo il rischio di liquidità, inteso come difficoltà a reperire fondi per far fronte al regolamento delle proprie passività finanziarie.
    La presente tabella riepiloga il profilo per scadenza delle passività finanziarie al 31 dicembre 2017 basato sugli obblighi contrattuali di rimborso, inclusi gli interessi, non attualizzati. Per quanto riguarda i debiti commerciali e le altre passività, si rimanda alla nota 40-‘Debiti verso fornitori e altre passività correnti’.

    31 dicembre 2017 A vista Entro 1 anno Da 1 a 2 anni Da 3 a 5 anni Più di 5 anni Totale
      € milioni € milioni € milioni € milioni € milioni € milioni
    Debiti e finanziamenti verso banche - 19,6 3,6 303,6   326,8
    Prestiti obbligazionari - 30,0 249,0 659,3 156,5 1.094,8
    Leasing immobiliare - 0,1 0,1 0,3 0,9 1,4
    Altri debiti finanziari - 0,8       0,8
    Totale passività finanziarie - 50,6 257,2 963,2 157,4 1.423,9


    I debiti finanziari del Gruppo, a eccezione dei debiti non correnti che hanno scadenze fisse non prorogabili, sono rappresentati da debiti bancari a breve.
    Il Gruppo, tramite la propria liquidità e la forte gestione di cassa derivante dalla propria attività operativa ha sufficienti risorse per potere affrontare gli impegni finanziari nelle scadenze prestabilite.
    Inoltre, vi sono linee di credito non utilizzate che possono coprire eventuali aumenti nei fabbisogni di liquidità.

     

RISCHI DI MERCATO

Il rischio di mercato consiste nella possibilità che variazioni dei tassi di cambio, dei tassi di interesse o dei prezzi delle materie prime o commodity (alcool, erbe aromatiche, zucchero) possano influire negativamente sul valore delle attività, delle passività o dei flussi di cassa attesi.

  • Rischio di prezzo

    Il prezzo delle materie prime dipende da un’ampia varietà di fattori, difficilmente prevedibili e in larga misura non controllabili dal Gruppo. Sebbene storicamente il Gruppo non abbia incontrato particolari difficoltà nell’acquisto delle materie prime in misura adeguata e di qualità elevata, non si può escludere che l’insorgere di eventuali tensioni sul fronte dell’offerta possano comportare difficoltà di approvvigionamento causando un incremento di costi con conseguenze negative sui risultati economici del Gruppo.

     

  • Rischio di tasso di interesse

    Il Gruppo è esposto al rischio di oscillazione dei tassi sulle proprie attività finanziarie, sui debiti e prestiti bancari e sui contratti di leasing.
    I prestiti obbligazionari della Capogruppo del 2012, del 2015 e del 2017 sono regolati a tasso fisso. Globalmente, al 31 dicembre 2017, la quota di debito a tasso fisso del Gruppo è pari al 65% del totale dei debiti finanziari.

    Analisi di sensitività

    La seguente tabella mostra gli effetti sul conto economico del Gruppo alla sensitività di una possibile variazione nei tassi di interesse, mantenendo costanti tutte le altre variabili.  Un valore negativo nella tabella riflette una potenziale riduzione netta dell’utile e del patrimonio, mentre un valore positivo riflette un potenziale incremento netto. Le ipotesi assunte in termini di una variazione ragionevolmente possibile dei tassi sono basate su un’analisi dell’andamento degli stessi alla data di bilancio.
    Gli effetti sul conto economico sono gli effetti di un intero esercizio nell’ipotesi di variazione dei tassi, calcolati sulle attività finanziarie del Gruppo e sulle passività finanziarie a tasso variabile. Per quanto riguarda le passività finanziarie a tasso fisso coperte da interest rate swap, la variazione dello strumento di copertura compensa la variazione del debito sottostante, con effetto praticamente nullo a conto economico.
    Gli effetti al netto delle imposte sono i seguenti.

     

    Incremento/decremento dei tassi di interesse in punti base Conto Economico
    31 dicembre 2017   Aumento tassi interesse
    (€ milioni)
    Diminuzione tassi interesse
    (€ milioni)
    Euro +/- 5 basis point (0,6) 0,6
    Dollaro  +30/-10 basis point 0,3 (0,1)
    Altre valute   0,8 (1,0)
    Effetto totale   0,5 (0,5)
  • Rischio di cambio

    Il Gruppo sviluppa la propria attività di business a livello internazionale, con un incremento delle vendite realizzate sui mercati non appartenenti all’area Euro in progressiva crescita. Tuttavia, la presenza di strutture stabili del Gruppo in paesi quali Stati Uniti, Brasile, Australia, Argentina, Russia e Svizzera consente una parziale copertura del rischio di cambio, dato che sia i costi che i ricavi sono denominati nella medesima valuta.
    Pertanto, l’esposizione a operazioni in valuta generata da vendite e acquisti in valute diverse da quelle funzionali ha un incidenza non significativa sulle vendite consolidate nel 2017. Per quanto riguarda queste operazioni, la policy del Gruppo prevede il controllo di tale rischio mediante il ricorso a vendite o acquisti forward.

    Analisi di sensitività

    Sono stati analizzati gli effetti economici derivanti da una possibile variazione dei tassi di cambio contro l’Euro, mantenendo costanti tutte le altre variabili. Si precisa che quest’analisi non include l’effetto sul bilancio consolidato della conversione dei bilanci delle controllate denominati in valuta estera a seguito di una possibile variazione dei tassi di cambio.
    Le ipotesi assunte in termini di una variazione ragionevolmente possibile dei tassi sono basate su un’analisi delle previsioni attese dalle agenzie di informazioni finanziarie alla data di bilancio.
    La tipologia di operazioni considerate in questa analisi sono le operazioni di acquisto e vendita in valuta diversa dalla valuta funzionale delle società. Gli effetti sul patrimonio netto sono dati da variazioni nel fair value dei contratti forward su operazioni future, strumenti usati come copertura dei flussi di cassa.
    Si evidenzia tuttavia che gli effetti di quest’analisi non sono risultati significativi.